Da settembre sarà presente presso il Centro Sanihelp una dottoressa nutrizionista, Ilaria Della Mura.
Laureata in Chimica e Tecnologie farmaceutiche, ha una lunga esperienza di ricerca clinica in tutta Europa, soprattutto nella fase avanzata di sperimentazione dei farmaci.
Dopo la seconda gravidanza, ha deciso di frequentare una seconda laurea, in Alimentazione e nutrizione umana, professione che ora svolge a tempo pieno.
Come si svolge un percorso con una professionista come lei?
Io non uso software nelle mie consulenze nutrizionistiche. Ciò che conta per me non è tanto la quantità, ma l’applicabilità degli alimenti. Nella prima visita eseguo una vera e propria intervista del paziente. Chiedo cosa mangia, dove mangia, le sue aspettative, le sue abitudini, le condizioni di vita…
L’obiettivo è quello di creare un “abito su misura”?
Esattamente. Anche perché l’aspetto psicologico è molto determinante nell’alimentazione. Quindi devo e voglio tener conto del contesto in cui vive il paziente, i suoi affetti, le sue relazioni…
E dopo l’anamnesi alimentare, come si procede?
Dipende dagli obiettivi. Ogni persona è un mondo a sé. Il vero lavoro per me consiste nel creare un piano nutrizionale adatto al paziente che incontro. Ovviamente effettuo delle misurazioni fisiche ( circonferenza braccio e punto vita) raccolgo peso e altezza per inquadrare il paziente nelle fasce di sotto peso, normopeso, sovrappeso o obesità in modo da stilare un piano nutrizionale adeguato al punto di partenza e all’obiettivo che ci poniamo.
Che tipo di approccio ha?
Mediterraneo. È ‘approccio consigliato dalla “ Word Cancer Institute “ per prevenire malattie future ed in oltre è il nostro approccio quotidiano , difatti i mie piani prevedono per ogni pasto una % di carboidrati , proteine grassi e fibre che saranno “tagliate” sulle caratteristiche del paziente e dell’obiettivo che ci si pone
Lei consiglia di pesare il cibo?
Di norma è fortemente raccomandato, ma se un paziente deve mangiare fuori ( in mensa per esempio) do delle indicazioni…insomma cerco di rendere il piano personalizzato.
Ilaria Della Mura
Che tipo di pazienti accoglie, di solito?
Dalle signore in menopausa, alle ragazzine con disturbi del comportamento alimentare (DCA), gli sportivi, le mamme di bambini che si abbuffano, o chi ha disturbi fisici ( gonfiore , stitichezza ..) o chi vuole perdere quei 2 chiletti che non vanno proprio giu, o chi ha deciso di diventare vegetariano e non sa come gestirla, o chi ha scoperto di essere celiaco e vuole imparare a mangiare in maniera adeguata. Con ognuno di loro ci diamo degli obiettivi, che devono essere raggiungibili.
Ogni quanto si effettua il controllo?
Di norma ogni 2/ 3 mesi, ma si decide insieme in accordo alle necessità del paziente e degli obiettivi
In media quanti chili si possono perdere al mese?
Due o tre, con una dieta efficace, non eccessiva, per un totale di dieci chili all’anno.
Prima sottolineava l’importanza dell’aspetto psicologico nell’ambito dell’alimentazione. Quanto conta lavorare con altri professionisti che possono aiutare il paziente, anche dal punto di vista psicologico?
Tantissimo. Io collaboro con diversi psicoterapeuti, con i quali ci inviamo reciprocamente i pazienti e li seguiamo come team
Lavoro anche con gli adolescenti?
Sì, tantissimo.
Come stanno gli adolescenti oggi?
Noto tre aspetti che riguardano gli adolescenti. Tanti soffrono di DCA, dall’anoressia al binge eating. Molti sono ossessionati dagli alimenti biologici. Ma il terzo aspetto, quello più preoccupante, riguarda l’abuso di psicofarmaci, che ovviamente fanno ingrassare.
Psicofarmaci in adolescenza?! Per quali motivi?
Eventi psicotici passati, depressione… Questo è un elemento comune anche al mondo adulto. Nell’ultimo anno il 30% dei miei pazienti è sotto psicofarmaci. Dalla donna che si separa all’uomo che ha perso il lavoro…
Come fare in questi casi?
Ancora di più, credo sia importante l’approccio multidisciplinare: collaborare con lo psichiatra, con il medico di base, con tutti i professionisti che seguono il paziente… Insieme si può lavorare certamente meglio che da soli.
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